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6. intervento in via Bragaglia

6. intervento in via Bragaglia

Creato il: 20/10/2021

Aggiornato il: 07/04/2022

 

La trasformazione deve essere avviata entro il giorno 17/03/2026, termine oltre il quale la presente scheda-norma decade, avendo come strumento di riferimento normativo il Rue in vigore dal 26/06/2019 e valido quindi anche per l’intervento di cui alla variante IV al Poc AII approvato in data 01/03/2021 e in vigore dal 17/03/2021, fatte salve le norme sulla sicurezza e la disciplina sovraordinata (fonte esterna all'Amministrazione) nel frattempo intervenute.


Assetto urbanistico
L’intervento si attua su diverse proprietà, prevedendo in un lotto la cessione di 17.810 mq di STER per perequazione, in cambio dell’edificazione di 2.850 mq di Su privata e 356 di Su destinata a ERP, nell’altro lotto adiacente la permuta di un’area con il Comune di Bologna in attuazione del Piano Particolareggiato R3.55 “Area VS-V Quartiere Borgo Panigale Via M. E. Lepido / Area G02 Quartiere Navile Via M. Polo”.


Carichi insediativi – Parametri e indici urbanistici
E’ prevista la costruzione di 2.850 mq di Su per il lotto Edilforme Srl e di 1.000 mq di Su per il lotto appartenente al PP R3.55. Il volume si potrà articolare su un massimo di sei piani fuori terra (piano terreno e cinque piani soprastanti).


Destinazioni d'uso
Gli usi si articoleranno nel seguente modo:

  • Funzione abitative A:
    • (1a) abitazioni singole permanenti e temporanee, bed and breakfast, affittacamere.


Dotazioni
L’intervento Edilforme Srl dovrà reperire la quota di parcheggi pubblici dovuta sia per la costruzione privata, pari a 855 mq, sia per la quota maturata dall’indice pubblico, pari a 107 mq, per un totale di 962 mq. Per quanto riguarda il verde pubblico, sia la dotazione dovuta per la costruzione privata, pari a 1.995 mq, sia la quota maturata dall’indice pubblico, pari a 249 mq, per un totale di 2.244 mq, dovranno essere monetizzate. La proprietà Minerolea dovrà garantire il ripristino del complesso delle dotazioni esistenti, per un totale di 2.908 mq, mantenendo quanto possibile la destinazione a parcheggio per
circa 858 mq e a verde per circa 2.050 mq. Si precisa che le quote di parcheggi PU dovranno essere realizzate complessivamente come da Schema di assetto generale per un totale di circa 1820 mq.


Misure per la sostenibilità
Le misure per la sostenibilità, sotto riportate, sono da recepirsi in fase di progettazione degli interventi e costituiscono elemento di valutazione al fine del rilascio del titolo abilitativo.


Strumenti e modalità di attuazione
La trasformazione urbanistica nell'area oggetto di Poc è attuabile attraverso intervento diretto previa stipulazione di convenzione urbanistica, disciplinante la realizzazione delle dotazioni territoriali e le relative garanzie e sanzioni in caso di inadempimento ai sensi dell'art. 102 del Rue.


> Misure per la sostenibilità
L’intervento deve rispettare i requisiti stabiliti nelle Misure per la sostenibilità sotto riportate. Per l’intervento in oggetto, pur essendo stato ricompreso tra le attrezzature in ragione dell’area che verrà ceduta con perequazione, viene richiesto il raggiungimento dei livelli prestazionali base del Rue per quanto riguarda i requisiti ambientali degli edifici, secondo quanto prescritto nelle relative Schede tecniche di dettaglio. Pertanto dovranno essere conseguiti almeno i livelli base per le seguenti componenti:

  • cura del verde, permeabilità e microclima urbano (E8.4),
  • risparmio e riuso delle acque (dE9.1),
  • riutilizzo dei materiali inerti da costruzione e demolizione (dE10.2).

Per il requisito relativo al risparmio energetico (dE7.1) si rimanda alle misure di seguito riportate. Oltre alle Misure di sostenibilità che seguono, la progettazione dell’intervento deve tenere conto anche delle prescrizioni derivanti dai vincoli e dalle tutele.


Mobilità
Al fine di garantire una migliore accessibilità al comparto occorrerà valutare la possibilità di istituire un doppio senso di marcia nel tratto di via Bragaglia prospiciente l’intervento, adeguandone le dimensioni nel rispetto della normativa vigente e trattando lo stesso come “zona 30” per renderne più sicura la fruizione pedonale e ciclabile; occorrerà inoltre valutare la possibilità di rendere il tratto terminale di via Lorenzo da Bagnomarino a senso unico verso sud per il traffico veicolare, mantenendo il senso ciclabile in direzione nord e con la prescrizione di salvaguardare l’accessibilità al passo carrabile esistente su quel tratto. Naturalmente, sulla base dello schema circolatorio di cui sopra, andrà studiata nel dettaglio anche l’intersezione tra via Bagnomarino, via Bragaglia e l’accessibilità al nuovo comparto, in modo da risolvere le varie conflittualità derivanti dalla proposta di nuovo assetto circolatorio.
Qualora tale riassetto stradale non fosse possibile, e il tratto di via Bragaglia in oggetto rimanesse a senso unico come è attualmente, si prescrive che venga mantenuto anche il percorso ciclo-pedonale in sede protetta, già oggi esistente, prevedendone anche un adeguamento dimensionale che permetta la modifica da “percorso ciclo pedonale promiscuo” a “percorso ciclabile e pedonale affiancati”.


Aria
La realizzazione del Parco pubblico (a cura dell'Amministrazione comunale sull'area perequata) e delle aree verdi pubbliche e private concorrono alla compensazione degli impatti indotti dall'intervento. Le nuove costruzioni dovranno essere realizzate con elevati standard di prestazione energetica e dotati di impianti alimentati da fonti rinnovabili, così da minimizzare le emissioni di gas inquinanti. I percorsi ciclo-pedonali dovranno essere ricuciti con l'intorno come indicato nelle Misure di Sostenibilità della componente Mobilità.
Dovranno inoltre essere realizzate le postazioni attrezzate per il parcheggio delle biciclette di pertinenza delle abitazioni, come richiesto dal regolamento comunale.


Rumore
Le misure per la sostenibilità dovranno essere finalizzate a tutelare i nuovi ricettori dalle immissioni sonore presenti in sito e a garantire il conseguimento dell’obiettivo della III classe (in riferimento alla totalità delle sorgenti sonore) per gli usi residenziali. La progettazione dovrà essere pertanto orientata
ad individuare delle soluzioni planivolumetriche ed architettoniche volte a limitare quanto più possibile l’esposizione al rumore. A tal fine dovrà essere predisposto un aggiornamento dello studio acustico (da allegare alla richiesta di titolo edilizio) che, sulla base di una campagna di misure acustiche della durata non inferiore a 24 ore e l'utilizzo di un modello previsionale tarato su di esse, fornisca le indicazioni per orientare la progettazione del comparto e degli edifici e garantire così, con sufficiente margine di sicurezza, il rispetto dei limiti sopra descritti.
Dovrà essere valutato l’impatto associato al traffico veicolare indotto dalla trasformazione nei confronti dei ricettori esistenti (in particolar modo verso la struttura scolastica ubicata a sud-est, comprese le pertinenze esterne fruite dai bambini), verificando che il loro apporto non cagioni l’insorgere di criticità acustiche, nel qual caso dovranno essere individuate le necessarie opere di mitigazione (con oneri di realizzazione e manutenzione a carico degli attuatori). Analoga valutazione dovrà essere condotta in merito agli eventuali impianti tecnici di progetto, soprattutto in riferimento al rispetto dei limiti differenziali di immissione sonora (da verificarsi nelle condizioni di massimo disturbo, ossia con funzionamento a regime degli impianti in occasione del minimo livello di rumore residuo rilevato in sito).


Acque superficiali
Dovranno essere rispettate le prescrizioni generali e specifiche espresse nel parere di Hera (parere del 08/01/2020 prot. 1258), che si allega integralmente alla valsat. Per quanto riguarda i consumi idrici devono essere rispettati gli obiettivi per le nuove costruzioni ad
uso residenziale contenuti nella scheda tecnica di dettaglio dE9.1 del RUE, nello specifico:

  1. l’adozione di accorgimenti progettuali e tecnologici in grado di garantire un consumo massimo giornaliero di acqua potabile non superiore a 140 l/ab/giorno;
  2. la predisposizione di un sistema di raccolta delle acque meteoriche provenienti dai tetti, da destinare all’irrigazione di aree verdi e/o eventuali altri usi non potabili esterni agli edifici. La dimensione minima delle cisterne o bacino di accumulo, come richiede il RUE (aggiornamento 2019) dovrà essere calcolata in riferimento alle Norme UNI 11445:2012.

In sede di richiesta dei titoli edilizi dovranno essere esplicitate nel dettaglio le metodologie esecutive mediante le quali pervenire al rispetto dei suddetti obiettivi. Per quanto riguarda le reti fognarie dovranno essere realizzate reti separate per gli edifici e per le aree esterne, come da requisito dell’art. 55 del RUE. Nella fase di richiesta del titolo edilizio dovrà darsi evidenza che prima dell’immissione nel reticolo superficiale (Rio Biancana) le reti separate di acque meteoriche siano dotate di sistema di intercettazione di emergenza, posto in luogo facilmente accessibile e riconoscibile, da attivarsi in caso di eventi accidentali che possano convogliare nella rete portate anomale (sversamenti, incendi, ecc). Le superfici su cui insistono le isole ecologiche dovranno essere perimetrate ed avere una rete di raccolta acque meteoriche e di lavaggio connessa alla rete fognaria nera separata di progetto o alla pubblica fognatura mista esistente. Relativamente al controllo degli apporti, nel rispetto delle norme PSAI, ciascuna delle tre aree su cui si sviluppa l’intervento sarà dotata del proprio sistema di laminazione, che, in modo autonomo, convoglierà le acque nel Rio Biancana. Ogni scarico dovrà essere autorizzato dal gestore del Rio Biancana, ossia dal Consorzio della Bonifica Renana.
Le due aree private assolveranno alla laminazione attraverso il sovradimensionamento delle reti. Nello specifico: l’area Edilforme ha previsto un sovradimensionamento delle reti con uno scatolare avente volume utile di 224 mc; l’area Bonfiglioli ha previsto un sovradimensionamento delle reti con uno scatolare avente volume utile di 106 mc; infine il parcheggio pubblico ha previsto un volume di laminazione di 129 mc. Sono previsti 3 punti di recapito nello Scolo Biancana.
I due scarichi del troppo pieno dei due sistemi di laminazione (Edilforme e Bonfiglioli) non dovranno recapitare alla rete fognaria delle acque miste presente sulla via Da Bagnomarino ma dovranno essere collettati alla rete delle acque bianche di nuova realizzazione che convoglierà le acque bianche al Rio
Biancana.
Nell’area destinata a parcheggio pubblico, per la quale è stato proposto un sistema di laminazione tramite vasca (così come è stato realizzato nell’area dell’attuale parcheggio) nella fase attuativa dovrà essere valutata la fattibilità, in accordo con il Settore Mobilità Sostenibile e con il Gestore delle reti
fognarie pubbliche (Hera), di adottare un sistema di sovradimensionamento delle reti. Per quanto riguarda il rischio alluvione in fase di progettazione definitiva ed esecutiva dei fabbricati dovranno essere valutati accorgimenti e/o soluzioni tecniche per minimizzare il rischio di allagamento secondo le Linee Guida dell’Autorità di Bacino, quali ad esempio: 

  • quota di imposta del piano terra dei fabbricati rialzata di circa 30 cm rispetto all’attuale quota stradale;
  • rampa di accesso al piano interrato dei fabbricati EDILFORME lateralmente delimitata da muretti con altezza di circa 100 cm e frontalmente dotata di paratia rimovibile antiallagamento.

Nella documentazione allegata alla richiesta del titolo abilitativo dovrà essere compreso l’aggiornamento della relazione idraulica che contenga un approfondimento sulle aree di pericolosità P2 relative al reticolo principale, considerando le nuove tavole (pubblicate nel 2020) dei tiranti idrici.


Suolo, sottosuolo e acque sotterranee
Qualora durante la realizzazione degli scavi dovessero essere rilevate situazioni anomale e di potenziale contaminazione, il proponente dell’intervento dovrà attivarsi ai sensi dell’art. 242 del DLgs 152/06 e smi. Per tutti gli interventi compresi nel presente Poc, per i quali fosse previsto l'utilizzo di inerti, dovrà
essere verificata la possibilità di utilizzo di aggregati riciclati in sostituzione di quelli naturali. Le terre e rocce di scavo dovranno essere gestite ai sensi del DPR 120/2017.


Verde e spazi aperti
Tutti i lotti saranno permutati solo previa verifica dello stato dei suoli in relazione agli usi pubblici previsti: in particolare le superfici con destinazione a verde dovranno essere conformi ai valori di Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) della colonna A (siti a verde/residenziale) della Tab. 1 All. 5 del Titolo 5 Parte IV del DLgs 152/2006. Rispetto alla permuta prevista tra l'area di verde pubblico nell'attuale mappale del Comune di Bologna e l'attuale area di Minerolea srl, dovrà essere garantita la conservazione della fitomassa presente, quindi nelle successive fasi progettuali dovrà essere presentato un bilancio arboreo e arbustivo ante e post operam. Per l'intero intervento dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti progettuali possibili per attenuare al massimo l'impermeabilizzazione delle aree, anche attraverso l'utilizzo di materiali. La progettazione delle aree pubbliche dovrà seguire i principi delle Linee Guida sul drenaggio urbano sostenibile adottate dal Comune di Bologna (Aprile 2018).
L'area in perequazione da cedere al Comune ospita attualmente alcuni alberi che dovranno essere identificati, periziati e oggetto dei necessari interventi manutentivi (potature, rimonde ecc) prima della cessione, in modo da garantirne la presa in carico senza alcun onere aggiuntivo per l'Amministrazione; con lo stesso obiettivo, al momento della cessione al Comune tutte le aree dovranno trovarsi in un buono stato manutentivo, quindi pulite, prive di rifiuti, livellate e sfalciate. Come da accordi, la progettazione della nuova area a parco verrà eseguita dal Comune.


Indice RIE
Non essendo richiesto un aumento volumetrico rispetto a quanto già pianificato in PRG e a quanto risultante dall'applicazione dell'indice perequativo, per quanto riguarda l’indice RIE l’obiettivo della progettazione deve essere almeno il raggiungimento del valore base pari a 4, calcolato all’interno dei lotti che rimarranno di proprietà privata. Per il raggiungimento del livello prestazionale richiesto, si consiglia di valutare l’utilizzo di pavimentazioni permeabili o semipermeabili, tetti verdi e ogni altro accorgimento progettuale utile. Nel caso in cui il livello prestazionale richiesto non dovesse essere raggiunto, sarà onere del progettista motivare e dimostrare, nella documentazione allegata all’istanza del titolo edilizio, che la soluzione progettuale proposta sia la migliore possibile nelle condizioni date.


Energia
Dovranno essere applicate le dotazioni da fonti energetiche rinnovabili ed il valore dell'indice di prestazione energetica, espresso in energia non rinnovabile (Epgl,nren), dovrà essere non superiore a 40 kWh/mq/anno; in nuovi edifici dovranno raggiungere almeno la classe energetica A, come definita dalla normativa regionale. Inoltre dovrà essere considerato l’uso del solare termico per l'acqua calda sanitaria e perseguita un'efficienza dei sistemi di condizionamento non inferiore a 5.


Elettromagnetismo
Alte Frequenze: vista la presenza dell’impianto di telefonia autorizzato a meno di 200 metri dall'area di intervento, deve essere verificata la compatibilità con le emissioni esistenti e tutte quelle autorizzate al
momento della richiesta del titolo edilizio.
Basse Frequenze: fatte salve eventuali valutazioni di Arpae in sede autorizzativa delle linee a media tensione, gli ambienti/aree in cui è prevista la permanenza di persone per periodi superiori a 4 ore giornaliere non si dovranno sovrapporre alle DPA associate agli elementi della rete di produzione e distribuzione dell'energia elettrica di progetto.


Rifiuti
Andrà garantita l'ottemperanza alla scheda tecnica RUE dE10.1, che prevede la predisposizione di spazi idonei per i raccoglitori delle diverse frazioni dei rifiuti da conferirsi con la modalità di raccolta porta a porta domiciliare.


Il piano di monitoraggio
Il Piano di Monitoraggio riveste particolare importanza al fine di verificare e controllare l'attuazione delle trasformazioni previste, nonché le ricadute a livello ambientale e territoriale. Attraverso il monitoraggio è possibile verificare in itinere la sostenibilità di quanto in programma, intraprendendo eventuali azioni correttive. I valori degli indicatori sotto riportati dovranno essere prodotti/aggiornati dagli attuatori al momento della presentazione della richiesta del titolo edilizio. Resta inteso che non tutti gli indicatori saranno pertinenti al progetto presentato, pertanto dovranno essere calcolati solamente quelli di interesse.

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