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7. distributore carburanti in via Gazzoni

7. distributore carburanti in via Gazzoni

Creato il: 22/10/2021

Aggiornato il: 07/04/2022

 

La trasformazione deve essere avviata entro il giorno 05/08/2025, termine oltre il quale la presente scheda-norma decade, avendo come strumento di riferimento normativo il Rue in vigore dal 26/06/2019 e valido quindi anche per il presente intervento ricompreso nella variante al “Piano Operativo Comunale (POC) degli impianti di distribuzione carburante ad uso pubblico per la nuova localizzazione in via Arturo Gazzoni” approvata il 13/7/2020 e in vigore dal 05/08/2020, fatte salve le norme sulla sicurezza e la disciplina sovraordinata (fonte esterna all'Amministrazione) nel frattempo intervenute.


Inquadramento urbanistico
L’area oggetto di intervento, porzione della particella individuata al foglio 174, mapp. 482, si trova all’interno del Territorio Urbanizzato, ed è delimitata da via Gazzoni e dal centro commerciale Via Larga.


Carichi insediativi – Parametri e indici urbanistici
Come riportato all’art. 6 dell’OdG n. 304/2012 “Criteri per la localizzazione di nuovi impianti di distribuzione dei carburanti, norme tecniche e procedurali per l'installazione ed il funzionamento degli stessi e per la gestione degli impianti esistenti”, all’area localizzata è attribuita una superficie fondiaria non superiore a 8.000 mq e l'indice di utilizzazione fondiaria (Uf) è di 0,20 mq/mq. Le pensiline a servizio dell’impianto di distribuzione carburanti non costituiscono né superficie utile, né superficie accessoria, mentre le piazzole di lavaggio coperte e aperte su almeno due lati costituiscono superficie accessoria. La superficie accessoria (Sa) non può essere superiore al 50% della superficie utile (Su). La superficie utile (Su) massima di progetto indicata è quella su cui è valutata la sostenibilità dell’intervento ed in funzione della quale dovranno essere dimensionate le dotazioni. In sintesi i dati relativi al presente intervento sono pertanto i seguenti: Sf (mq): 1.811; Su max (mq): 20.


Destinazioni d'uso
Il nuovo impianto può essere dotato di attività integrative: autonomi servizi all’auto e all’automobilista (ad es. autolavaggio), autonome attività commerciali o di pubblici esercizi (somministrazione di alimenti e bevande), da insediarsi nel rispetto dei parametri indicati dall’art. 8 delle Norme del “Poc per la localizzazione degli impianti di distribuzione carburanti”. Si confermano pertanto i seguenti usi insediabili, disciplinati dal Rue vigente e classificati nella categoria funzione commerciale E: come uso principale (4f) distribuzione di carburanti (stazioni di servizio); come eventuali usi complementari (4d) commercio in strutture di vicinato (con superficie di vendita fino a 250 mq), artigianato (con Su fino a 250 mq), artigianato e attività di servizio alla casa e alla persona (compresi centri estetici, parrucchieri); esposizioni senza vendita e/o depositi autonomi con Su fino a 250 mq; (4g) garage e autorimesse private a pagamento, in struttura o a raso, e artigianato di servizio all'auto; (5c) attività di pubblico esercizio (esercizi di somministrazione di alimenti e bevande: bar, ristoranti, trattorie, pizzerie). Con la cessazione dell’attività le aree, comprese quelle su cui si svolgono le attività integrative, dovranno essere restituite allo stato ante operam garantendo le condizioni ambientali e il ripristino di tutte le opere realizzate in funzione dell’insediamento dell’impianto e delle funzioni complementari.


Dotazioni
Il reperimento delle dotazioni territoriali e pertinenziali richieste (PU, Verde Pubblico e PE) - disciplinato dagli articoli 115 e 116 del Rue - deve soddisfare il minimo richiesto per legge. In luogo del reperimento e della cessione, è prevista la monetizzazione delle dotazioni territoriali dovute (PU e Verde Pubblico) data l’eseguità delle aree. Gli interventi contribuiranno alla formazione e al mantenimento delle dotazioni territoriali con la monetizzazione della quota di dotazioni. Le quote delle dotazioni territoriali devono essere calcolate considerando come quantità minime sui 100 mq complessivi, almeno 40 mq per i parcheggi pubblici PU (espresse in mq di aree per 100 mq di Su oggetto di intervento). Sarà inoltre necessario il reperimento delle dotazioni pertinenziali (poiché l'impianto può essere dotato di attività integrative cioè autonomi servizi all'auto e all'automobilista e autonome attività commerciali o di pubblici esercizi, le quote delle dotazioni di parcheggi pertinenziali devono essere calcolate tenendo conto dei “servizi commerciali e artigianali di servizio” (4d, 4g) e dei “servizi ricettivi e ristorativi” (5c): PE (4d, 4g)= 35% Su, PE(5c)= 60% Su). Nel caso di variazioni degli usi, andranno verificate le relative dotazioni secondo le norme vigenti al momento della richiesta del titolo abilitativo per la realizzazione delle opere.


Misure per la sostenibilità
Le misure per la sostenibilità, sotto riportate, sono da recepirsi in fase di progettazione degli interventi e costituiscono condizioni al fine del rilascio del titolo abilitativo. In particolare, alcune prescrizioni sono richieste al fine di superare determinate criticità di tipo ambientale. La verifica delle dotazioni minime obbligatorie per i nuovi impianti, secondo il Testo Coordinato della DCR 355/2002 con le modifiche introdotte dalla Deliberazione dell’Assemblea Legislativa 208/2009 “Norme regionali di indirizzo programmatico per la razionalizzazione e l'ammodernamento della rete distributiva carburanti”- punto 2.1 “Tipologie di nuovi impianti”, dovrà essere soddisfatta con il titolo edilizio. In particolare, riguardo a quanto disciplinato al punto 2.1 “4. In tutte le zone comunali di cui al D.M. 2 aprile 1968 è possibile l’installazione, la trasformazione o l’integrazione degli impianti esistenti, non dichiarati incompatibili, con colonnine per l’alimentazione di veicoli elettrici”, l’installazione di almeno una colonnina per l’alimentazione di veicoli elettrici viene individuata come prescrizione per la realizzazione dei nuovi impianti localizzati con il presente strumento.


Modalità di attuazione
L'intervento sarà attuato con intervento diretto in base all’idoneo titolo abilitativo ai sensi del Rue sopra richiamato. L’autorizzazione per l’installazione e l’esercizio di impianti di distribuzione carburanti potrà essere rilasciata solo a seguito della conclusione positiva del procedimento di richiesta del titolo edilizio.


> Misure per la sostenibilità
Oltre alle Misure di sostenibilità che seguono, la progettazione dell’intervento deve tenere conto anche delle prescrizioni derivanti dai vincoli e dalle tutele.


Mobilità
L’assetto viario relativo alla localizzazione interessa unicamente la viabilità interna del centro commerciale e, poiché trattasi complessivamente di aree di proprietà privata, l'impianto non avrà un accesso indipendente dalla viabilità pubblica. Non sono pertanto necessarie misure di sostenibilità ambientale.


Rumore
In fase di richiesta del titolo abilitativo, deve essere presentata una documentazione di impatto acustico (Doima), redatta secondo i criteri stabiliti dalla DGR 673/04 e dalla Classificazione acustica, finalizzata a valutare le ricadute acustiche dell’intervento nei confronti dei ricettori limitrofi. Nello specifico, dovrà essere caratterizzato il clima acustico attuale dell’area tramite opportuni rilievi fonometrici. In funzione delle sorgenti previste (es: impianti di autolavaggio, stazione compressione metano, impianti tecnici, ecc.) dovrà essere dimostrato, presso i ricettori potenzialmente impattati e per entrambi i periodi di riferimento, il rispetto dei limiti assoluti e differenziali di immissione sonora, questi ultimi da valutarsi nelle condizioni di massimo disturbo (ossia considerando il funzionamento a regime di tutti gli impianti in occasione dell’ora di morbida del traffico veicolare).
In merito ai livelli assoluti di immissione sonora, i limiti dovranno riferirsi a quelli della UTO di appartenenza del ricettore, senza quindi considerare quelli associati a eventuali fasce di pertinenza che, in base alla normativa, riguardano unicamente il rumore indotto dalle rispettive infrastrutture (e non le sorgenti puntuali impiantistiche). Qualora venisse stimato il superamento dei limiti normativi, dovranno essere individuate le opportune misure/opere di mitigazione acustica.


Acque superficiali

Risparmio idrico
Il progetto dovrà perseguire l’obiettivo di un consumo idrico ridotto (livello base ai sensi della Scheda Tecnica di dettaglio Requisito E9.1 del Rue), grazie anche al recupero delle acque meteoriche dei coperti e delle superfici non contaminate per il riuso interno/esterno all'edificio, come prescritto
dall'art. 56 del Rue. Le strategie che si intenderanno adottare relativamente al risparmio e riuso delle acque dovranno essere sviluppate e descritte nella fase di presentazione dei titoli abilitativi.

Reti separate
Le misure di sostenibilità per la tutela qualitativa delle acque reflue dovranno prevedere la realizzazione di reti separate, come da requisito A5.1 comma 1 dell’art. 55 del Rue. Tutte le acque reflue domestiche e le acque reflue industriali, le acque reflue di dilavamento e prime piogge, dovranno confluire alla rete fognaria pubblica (nera o mista); dovrà essere acquisito il parere di Hera all’immissione di tali volumi in riferimento anche alla capacità depurativa dell’impianto di depurazione IDAR; qualora l’area interessata dal progetto non risulti servita da pubblica fognatura (in base all’art. 36 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato), non sarà concessa alcuna deroga. Le acque di origine meteorica dovranno essere a loro volta separate tra quelle dei coperti e delle superfici non contaminate (acque bianche) da quelle di dilavamento di aree che potrebbero trasportare sostanze inquinanti.
Al fine di limitare l’impermeabilizzazione del suolo e favorire il processo di ricarica della falda dovrà essere redatto un Piano di Gestione delle Acque Meteoriche di Dilavamento, ai sensi delle DGR 286/05 e 1860/06, che permetta di circoscrivere le zone soggette al trattamento (acque reflue di dilavamento e prime piogge) da quelle non soggette e per le quali è possibile prevedere aree permeabili, semipermeabili, la dispersione negli strati superficiali del suolo e il recapito in corpo superficiale.
Le acque bianche non contaminate dovranno essere raccolte in una vasca di recupero e riutilizzate. Il troppo pieno dovrà essere recapitare nella rete bianca pubblica.
Le acque reflue industriali e le acque reflue di dilavamento e prime piogge dovranno subire idoneo trattamento prima dell’immissione in pubblica fognatura. In particolare per le acque reflue di dilavamento e prima pioggia il sistema di trattamento dovrà essere conforme a quanto indicato dalle DGR 286/05 e DGR1860/06; dovrà essere previsto il controllo in remoto, anche per i sistemi di trattamento delle acque reflue industriali, acque reflue di dilavamento e prime piogge qualora l’impianto non risulti presidiato.
Prima dell’attivazione degli scarichi e degli impianti dovrà essere richiesta l’Autorizzazione Unica Ambientale ed effettuato idoneo Collaudo; Arpae verificherà le suddette prescrizioni in fase di AUA e/o di Collaudo.
Dovranno essere osservate le prescrizioni generali e specifiche espresse nel parere di Hera SpA e Inrete Distribuzione Energia SpA, che si riportano integralmente nel seguito (le prescrizioni hanno validità di 2 anni dall’emissione del parere (13.11.2019) al rilascio del permesso di costruire, dopodiché l’attuatore dovrà ripresentare formale richiesta ad Hera SpA E Inrete Distribuzione Energia SpA).

Prescrizioni generali
Gli elaborati del progetto definitivo/esecutivo dovranno recepire le prescrizioni di seguito elencate e dovranno essere consegnati per il rilascio del parere di competenza. Le modalità per formalizzare la successiva richiesta di parere per opere di urbanizzazione sono esclusivamente le seguenti:

  • invio all’indirizzo Pec heraspaserviziotecnicoclienti@pec.gruppohera.it degli appositi moduli debitamente compilati disponibili nel sito www.gruppohera.it
  • compilazione del nuovo Web Form disponibile sul sito www.gruppohera.it

La modulistica per l’invio della richiesta di parere tramite Pec e il link per l’accesso alla nuova piattaforma web sono disponibili sul sito https://www.gruppohera.it/progettisti_tecnici/ nella sezione “Richieste multiservizio\Pareri e preventivi per opere di urbanizzazione, spostamento/estensione reti\Domanda pareri per opere di urbanizzazione”. La responsabilità del progetto relativamente al rispetto delle normative specifiche vigenti e alla correttezza dei dati utilizzati per i calcoli eseguiti rimane unicamente in capo al progettista che ha redatto e firmato il progetto. Il presente parere non esime il richiedente dall’ottenere, con onere a proprio carico, tutti i nulla-osta, autorizzazioni, permessi, servitù rilasciati da Enti o da terzi necessari per l’esecuzione delle per di progetto.
Il Soggetto Attuatore (S.A.) dovrà richiedere le indicazioni sulla presenza di eventuali reti e impianti esistenti ed interferenti con le future lavorazioni mediante l’invio all’indirizzo Pec heraspaserviziotecnicoclienti@pec.gruppohera.it dell’apposito modulo “Richiesta dati cartografici su supporto digitale – clienti privati” disponibile nel sito www.gruppohera.it nella sezione “progettisti e Tecnici\Richieste Multiservizio”.

Prescrizioni specifiche
Servizio Acquedotto

  • Il nuovo distributore carburanti potrà essere servito, mediante singolo allacciamento, dalla rete esistente in via Gazzoni.
  • Il S.A., o suo avente causa, deve realizzare a propria cura e spese il manufatto di alloggiamento dei contatori acqua. Dette opere devono essere realizzate sul confine di proprietà, all’esterno dei fabbricati e dal perimetro di locali interrati, in posizione protetta dal traffico veicolare ed accessibile dalla viabilità pubblica in qualsiasi ora del giorno e della notte per le attività di manutenzione ordinarie o straordinarie nonché gestionali.
  • L’ubicazione del manufatto contatori, le misure interne minime nonché il numero e tipologie di contatori installabili saranno valutati, nel rispetto della normativa tecnica e regolamentare specifica del settore, con il tecnico di Hera SpA all’atto del sopralluogo per la formulazione del preventivo di allacciamento.
  • Per eventuali richieste per uso antincendio si dovrà compilare il modulo “Richiesta parere per allaccio acquedotto\antincendio” disponibile nel sito www.gruppohera.it nella sezione “Progettisti e Tecnici\Acqua\Acquedotto\Parere allacciamento antincendio” ed inviarlo all’indirizzo Pec heraspaserviziotecnicoclienti@pec.gruppohera.it, vedi link sotto riportato https://www.gruppohera.it/progettisti_tecnici/lista_servizi/acqua/acqua_acquedotto/acq_pare re_preventivo/578.html


Servizio Fognatura e Depurazione
Il presente parere è relativo esclusivamente alle opere di urbanizzazione primaria e non sostituisce l'autorizzazione all'allacciamento fognario necessaria per ogni singolo lotto edificabile. Per l’ottenimento di tale autorizzazione è necessario che il costruttore di ogni singolo edificio attivi una richiesta di “parere per scarichi domestici” a titolo oneroso mediante il Web Form disponibile nel sito www.gruppohera.it nella sezione “Progettisti e Tecnici\Acqua\Fognatura” oppure mediante invio all’indirizzo Pec istruttoriafognatura@pec.gruppohera.it dei moduli “Modulo richiesta” e “All.1 Scheda Tecnica” scaricabili nella sezione del sito www.gruppohera.it sopra citata.
Per quanto attiene alla necessità di installare sistemi di trattamento delle acque di prima pioggia, si rimanda al parere degli enti competenti (Arpae). Qualora tale impianto fosse prescritto e si configuri come opera pubblica, il suo progetto dovrà essere conforme alle specifiche tecniche Hera SpA e sottoposto per approvazione, prima dell’inizio dei lavori, a questa Società per l’espressione di specifico parere di congruità tecnica in tutte le sue parti idraulica, civile, elettrica e telecontrollo.
Gli scarichi fognari provenienti da locali interrati o seminterrati non potranno essere collegati per gravità al collettore principale dell’allacciamento, si dovranno prevedere sollevamenti meccanici per recapitare i reflui a monte del sifone tipo Firenze e valvola antiriflusso.
Si segnala inoltre che il collettore fognario di acque miste, destinato a ricevere i reflui del nuovo intervento, non risulta ad oggi in gestione a Hera SpA: pertanto in attesa dell’eventuale affidamento della gestione tramite comunicazione ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale, e della documentazione necessaria, Hera SpA non potrà rilasciare alcuna autorizzazione all’allacciamento fognario.
Acque meteoriche

  • Tutte le acque di origine meteorica derivanti dall’area oggetto del seguente parere, potranno essere recapitate, previa idonea laminazione e mediante singolo allacciamento, alla rete fognaria di tipo “mista” presente sulla via Gazzoni. La verifica della quota di scorrimento del collettore nel punto di immissione è di responsabilità del Soggetto Attuatore.

Acque nere

  • Tutti gli scarichi di acque nere provenienti dal nuovo distributore carburanti in esame dovranno  essere collettati, mediante singolo allacciamento, alla rete fognaria delle acque miste esistente  in via Gazzoni. La verifica della quota di scorrimento del collettore nel punto di immissione è di  responsabilità del Soggetto Attuatore.
  • Le eventuali immissioni di acque di tipo diverso dal domestico dovranno essere sottoposte a procedura di rilascio dell’autorizzazione allo scarico, secondo quanto previsto nel Regolamento del Servizio Idrico Integrato e i relativi atti autorizzativi dovranno essere trasmessi a Hera SpA al fine della presa in carico delle opere realizzate.

Servizio Gas

  • Il nuovo distributore carburanti potrà essere servito, mediante singolo allacciamento, dalla rete- esistente in via Gazzoni.
  • Il titolare, o suo avente causa, deve realizzare a propria cura e spese il manufatto di alloggiamento dei contatori. Dette opere devono essere realizzate sul confine di proprietà, all’esterno dei fabbricati e dal perimetro di locali interrati, in posizione protetta dal traffico veicolare ed accessibile dalla viabilità pubblica in qualsiasi ora del giorno e della notte per le attività di manutenzione ordinarie o straordinarie nonché gestionali. 
  • l’ubicazione del manufatto contatori, le misure interne minime nonché il numero e tipologie di contatori installabili saranno valutati, nel rispetto della normativa tecnica e regolamentare specifica del settore, con il tecnico di Inrete Distribuzione Energia SpA all’atto del sopralluogo per la formulazione del preventivo. All’interno di tali manufatti, nel caso di reti non esercite in VII specie, oltre ai misuratori di portata verranno inseriti dei gruppi di riduzione della pressione.

​Rispetto alla “Variante ai Piani Stralcio del bacino idrografico del Fiume Reno finalizzata al coordinamento tra tali Piani e il Piano Gestione Rischio Alluvioni” (PGRA), come già indicato nel paragrafo “Verifica di conformità a vincoli e prescrizioni”, poiché le aree interessate dalle trasformazioni ricadono tutte nello scenario di pericolosità (P2) “alluvioni poco frequenti”, nella fase di richiesta di titolo edilizio dovrà essere predisposto uno studio idraulico da parte di un tecnico abilitato che verifichi le condizioni di sicurezza delle opere rispetto agli scenari di allagamento del PGRA e dimostri ed asseveri l’assenza di aggravamento delle condizioni di pericolosità e rischio. A tal fine dovranno anche essere definite le opere necessarie per la messa in sicurezza degli impianti e dei depositi carburanti al fine della tutela della risorsa idrica sotterranea.
L’immissione delle acque reflue industriali, assimilate ed assimilabili alle acque reflue domestiche e meteoriche, nelle reti fognarie gestite da Hera, è ammessa nel rispetto della tabella 3, di cui all’allegato 3 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato, purché i relativi titolari siano muniti di autorizzazione ai sensi del DLgs 152/2006 e del Regolamento del Servizio Idrico Integrato.


Suolo, sottosuolo e acque sotterranee 
Al fine di contenere il rischio di inquinamento dei suoli e della acque sotterranee che potrebbe derivare da perdite dei serbatoi, delle reti tecnologiche o da sversamenti accidentali e garantire la possibilità di adottare interventi tempestivi di disinquinamento, si indicano le seguenti prescrizioni:

  1. Tutti i serbatoi dovranno essere realizzati secondo una delle seguenti modalità:
    • a doppia parete e con sistema di monitoraggio in continuo delle perdite;
    • a parete singola all’interno di una cassa di contenimento in calcestruzzo, ispezionabile e rivestita internamente con materiale impermeabile, con monitoraggio in continuo delle perdite;
    • dovrà essere garantita la perfetta tenuta della bocca di scarico carburante centralizzata, dei passi d'uomo e delle tubazioni di collettamento alle cisterne al fine di evitare qualsiasi contaminazione del suolo/sottosuolo.

           Oltre a quanto sopra già prescritto per le modalità realizzative del parco serbatoi, a maggior tutela della risorsa idrica sotterranea, si raccomanda di valutare una diversa localizzazione del parco serbatoi in relazione all'assetto geologico riscontrato.

  1. Realizzazione di almeno tre piezometri all'interno del lotto di intervento, già attrezzati per essere idonei all’adozione delle prime misure di disinquinamento della prima falda attraverso l’emungimento in caso di perdite o sversamenti accidentali. Le modalità di realizzazione dei piezometri prescritti dovranno essere tali da non creare vie di migrazione critiche fra la superficie e gli acquiferi profondi e ulteriori vie di connessione potenziali tra i diversi acquiferi. Al fine di non creare vie di migrazione critiche fra la superficie e gli acquiferi profondi e ulteriori vie di connessione potenziali tra i diversi acquiferi, la profondità dei piezometri dovrà essere limitata spingendosi al massimo a 2 metri al di sotto della posa dei serbatoi, monitorando la sola prima acqua falda se presente.
  2. Esecuzione di un monitoraggio delle acque di falda in almeno un piezometro all'interno del lotto di intervento, posto nell'immediata valle idrogeologica rispetto ai serbatoi, con frequenza minima semestrale ed almeno sui seguenti parametri: Idrocarburi totali espressi come n-esano, Benzene, Toluene, Etilbenzene, Stirene, Xilene e MTBE. L’esito di tali verifiche dovrà essere trasmesso al Comune di Bologna, all’Arpae e agli altri enti di controllo a seguito di semplice richiesta. Gli stessi Enti potranno prescrivere in ogni momento modifiche a tale monitoraggio, per quanto riguarda i punti di campionamento, la frequenza e il profilo chimico.
    4. In fase esecutiva, ai fini della riduzione del rischio sismico, dovrà essere tenuta in debita considerazione la coincidenza delle frequenze di risonanza tra il suolo e le strutture in progetto. Le nuove opere dovranno essere progettate e realizzate in conformità con quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 17 gennaio 2018 “Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni”.
    5. Le terre e rocce da scavo dovranno essere gestite ai sensi di quanto stabilito dal DPR 120/2017.


Verde
Gli alberi che saranno eventualmente eliminati dovranno essere compensati con un numero doppio di reimpianti e dovranno essere previste specie particolarmente performanti dal punto di vista ambientale (capacità di trattenimento polveri, assorbimento di inquinanti gassosi e basse emissioni di VOC). Tutti i parcheggi, nuovi ed esistenti, dovranno essere opportunamente ombreggiati.


Energia
Ai fini della sostenibilità dell'intervento deve essere perseguita l'autosufficienza energetica dell'impianto mediante misure di risparmio energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare gli edifici presenti dovranno raggiungere almeno la classe di prestazione energetica “A2” come definita dalla norma regionale vigente e, se realizzati dopo il 1° gennaio 2019, dovranno avere le caratteristiche di edifici ad energia quasi zero (NZEB). Inoltre deve essere installato un impianto fotovoltaico di potenza pari ad 8 kWp per la produzione di energia elettrica. Nel caso di totale o parziale impossibilità tecnica la dotazione si ritiene soddisfatta anche con la dotazione in quote equivalenti in potenza di un impianto di microcogenerazione o la partecipazione ad impianti ad energia rinnovabile siti nel territorio comunale. Inoltre per il condizionamento estivo dovranno essere adottati dispositivi ad alta efficienza energetica, ovvero sistemi di condizionamento con indici di efficienza energetica EER> 4 (EER “Energy Efficiency Ratio”) e sistemi di controllo degli apporti di energia termica in regime estivo. Infine dovrà essere prevista l'installazione, negli impianti per l'illuminazione, di idonei dispositivi, tra loro compatibili, capaci di limitare l'uso di energia e dovranno essere applicate le norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico riguardanti gli impianti di illuminazioni posti all'aperto in base alla DGR 1688/13, che detta le regole di applicazione della Lr 19/03.


Rifiuti
I rifiuti presenti dovranno essere gestiti ai sensi di quanto previsto dal Dlgs 152/06 e smi. In sede di permesso di costruire dovrà essere presentata la scheda di dettaglio del Rue dE 10.1 al fine di potere verificare l’adeguatezza o la necessità di adeguamenti del servizio di raccolta rifiuti esistente.


Elettromagnetismo
Alte Frequenze
Al momento dell'ottenimento dei titoli abilitativi dovrà essere valutata la compatibilità dell'impianto di progetto con eventuali impianti dedicati alla telefonia mobile esistenti o di nuova realizzazione (impianti che abbiano presentato domanda di autorizzazione antecedentemente alla presentazione della richiesta del titolo abilitativo).
Basse Frequenze
Ove presenti, è necessario valutare le eventuali interferenze tra le linee elettriche e le opere in progetto. Per il rispetto degli obiettivi di qualità di cui al DPCM 8 luglio 2003, le aree di progetto in cui è prevista la permanenza di persone per periodi giornalieri superiori a 4 ore giornaliere, devono essere esterne:

  • alle fasce di rispetto delle linee AT e MT, determinate dal Gestore della rete elettrica;
  • alle DPA associate alle cabine di trasformazione.

Le fasce di rispetto associate agli eventuali nuovi elementi della rete di distribuzione dell'energia elettrica – nel rispetto dei valori di 3 microT – non si dovranno sovrapporre né ad ambienti/aree in cui è prevista la permanenza di persone per periodi giornalieri superiori a 4 ore, né ad aree di proprietà di terzi.


Fase di cantiere
Dovranno essere valutati gli impatti ambientali dovuti alla fase di cantierizzazione prevedendo ed attuando le necessarie procedure di gestione finalizzate all'abbattimento delle polveri e alla gestione degli eventuali scarichi di acque reflue industriali e/o di acque reflue di dilavamento e/o acque di aggottamento in acque superficiali e nel reticolo scolante e/o nella fognaria pubblica. Tali scarichi dovranno essere preventivamente Autorizzati ai sensi del Dlgs 152/06 e smi e del Regolamento del Servizio Idrico Integrato.


Il piano di monitoraggio
In considerazione della tipologia di attività prevista dall’intervento, il Piano di monitoraggio verrà svolto dal proponente in riferimento alla componente acque sotterranee, così come già specificato nelle Misure di sostenibilità comuni e nel seguito riportato: “Esecuzione di un monitoraggio delle acque di falda in almeno un piezometro all'interno del lotto di intervento, posto nell'immediata valle idrogeologica rispetto ai serbatoi, con frequenza minima semestrale ed almeno sui seguenti parametri: Idrocarburi totali espressi come n-esano, Benzene, Toluene, Etilbenzene, Stirene, Xilene e MTBE. L'esito di tali verifiche dovrà essere trasmesso al Comune di Bologna, all'ARPAE e agli altri enti di controllo a seguito di semplice richiesta. Gli stessi Enti potranno prescrivere in ogni momento modifiche a tale monitoraggio, per quanto riguarda i punti di campionamento, la frequenza e il profilo chimico”. Non si ritengono necessari, per quanto a conoscenza in questa fase di pianificazione, ulteriori monitoraggi, che potranno essere richiesti nell'ambito del rilascio del titolo abilitativo.

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