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10. intervento in via Filippo Re
10. intervento in via Filippo Re
Creato il: 25/10/2021
Aggiornato il: 07/04/2022
La trasformazione deve essere avviata entro il giorno 11/01/2022, termine oltre il quale la presente scheda-norma decade, avendo come strumento di riferimento normativo il Rue in vigore dal 04/04/2016 e valido quindi anche per l’intervento in oggetto, ricompreso nel Piano Operativo Comunale (POC) Attrezzature e industrie insalubri approvato il 12/12/2016 e in vigore dall’11/01/2017, fatte salve le norme sulla sicurezza e la disciplina sovraordinata (fonte esterna all'Amministrazione) nel frattempo intervenute.
Assetto urbanistico
L'area in oggetto occupa una vasta superficie di forma pressoché trapezoidale, con superficie pari a circa 71.950 mq, ricompresa tra viale Berti Pichat a Nord e a Est, via Irnerio a Sud e il tessuto edilizio esistente verso Ovest. Sull'area insistono una serie di padiglioni che ospitano le sedi di alcune facoltà dell'Università, oltre all'Orto Botanico. L'intervento in oggetto prevede la realizzazione di un polo per l'infanzia, dotato di asilo nido e scuola dell'infanzia, accompagnato da servizi connessi (servizi comuni, caffetteria e spazio genitori-bambini), e di un nuovo blocco aule.
I due interventi saranno accompagnati dalla realizzazione dei rispettivi parcheggi pertinenziali (1.000 mq – 30 posti auto – per il nuovo complesso di nido-infanzia; circa 580 mq – 23 posti auto – per la caffetteria e il blocco aule).
Carichi insediativi – Parametri e indici urbanistici
Il Volume massimo realizzabile è pari a circa 11.750 mc, suddiviso in: 4.600 mc (circa 1.000 mq di Su) per il nuovo complesso asilo nido, scuola dell'infanzia e spazi comuni; 600 mc (circa 115 mq di Su) per la caffetteria e lo spazio genitori-bimbi; 6.550 mc (circa 1.300 mq di Su) per il nuovo blocco aule.
Destinazioni d'uso
Gli usi si articoleranno nel seguente modo:
Funzioni direzionali, finanziarie, assicurative, artigianali di servizio, funzioni commerciali, ecc. B:
- (4d) commercio in strutture di vicinato (con superficie di vendita fino a 250 mq), artigianato (con Su fino a 250 mq), artigianato e attività di servizio alla casa e alla persona (compresi centri estetici, parrucchieri); esposizioni senza vendita e/o depositi autonomi con Su fino a 250 mq;
- (5c) attività di pubblico esercizio (esercizi di somministrazione di alimenti e bevande: bar, ristoranti, trattorie, pizzerie);
- (7a) servizi alla popolazione di livello locale: scolastici (fino alla media inferiore), socio-sanitari, religiosi;
- (7c) servizi per la formazione universitaria.
Dotazioni
Le eventuali dotazioni territoriali dovute per gli usi diversi dal (7a) e (7c) sono monetizzabili.
Misure per la sostenibilità
Le misure per la sostenibilità, sotto riportate, sono da recepirsi in fase di progettazione degli interventi e da verificarsi nell'ambito del procedimento di conformità.
Strumenti e modalità di attuazione
I progetti edilizi di modifica del patrimonio esistente o di nuova costruzione degli enti pubblici non territoriali, relativi agli immobili di proprietà pubblica finalizzati alle attività istituzionali, costituiscono opere pubbliche di interesse regionale, provinciale, comunale ai sensi dell’articolo 10 comma 1 della Lr 15/2013; pertanto detti interventi edilizi non sono soggetti a titolo abilitativo.
Gli interventi edilizi costituenti dette opere pubbliche sono approvati con le procedure relative alle opere di interesse statale (art. 54 comma 1 della LR 24/2017; art. 81 Dpr 616/77). Di tale approvazione deve essere data comunicazione all'Amministrazione Comunale per svolgere i controlli di cui alla Lr 23/2004. Il progetto dovrà comunque contenere uno schema di assetto complessivo dell'area che espliciti come vengono rispettate le aree tutelate.
> Misure per la sostenibilità
L’intervento deve rispettare i requisiti stabiliti nelle Misure per la sostenibilità sotto riportate. Inoltre, rientrando tra le “attrezzature”, l’intervento ricade nel comma 2.3 dell'art. 45 del Rue che recita “Negli interventi di ampliamento e ristrutturazione di attrezzature esistenti è richiesto il conseguimento dei livelli prestazionali più elevati per quanto riguarda i requisiti ambientali degli edifici, secondo i livelli di eccellenza prescritti dalle relative Schede tecniche di dettaglio (dE7.1, dE8.4, dE9.1, dE10.2). In caso di ampliamento, la dimensione degli spazi aperti a disposizione dell'attrezzatura deve comunque essere adeguata per la fruizione di tutti gli utenti previsti. ” e quindi, per tali interventi, sono richiesti i livelli di eccellenza relativamente alle componenti:
- energia (dE7.1),
- cura del verde, permeabilità e microclima urbano (E8.4),
- risparmio e riuso delle acque (dE9.1),
- riutilizzo dei materiali inerti da costruzione e demolizione (dE10.2).
Oltre alle Misure di sostenibilità che seguono, la progettazione dell’intervento deve tenere conto anche delle prescrizioni derivanti dai vincoli e dalle tutele.
Mobilità
Le misure di sostenibilità necessarie per l'attuazione dell'intervento consistono:
- nella sistemazione di via Filippo Re, da realizzarsi mediante l'eliminazione dei parcheggi pubblici presenti su strada e l'allargamento del marciapiede esistente;
- in una maggiore dotazione di stalli moto e rastrelliere per biciclette;
- nella verifica, ed eventuale adeguamento se necessario, dei passi carrabili esistenti (da effettuare con il competente Ufficio del Settore Mobilità Sostenibile ed Infrastrutture – UO Autorizzazioni) in quanto i passi carrai dovranno essere conformi a quanto previsto dal Codice della Strada e dal Regolamento Comunale dei Passi Carrai del Comune di Bologna. Si richiede inoltre che, prima della messa in funzione delle nuove strutture, venga realizzato il nuovo collegamento carrabile interno così come proposto in relazione; tale collegamento è previsto tra l'area dell'intervento e l'area del Dipartimento di Fisica ed è funzionale all'utilizzo di più accessi carrabili (che, dalla relazione presentata, risulta essere necessario per gestire l'ingresso/uscita dei veicoli nelle ore di punta).
Aria
Per favorire l'utilizzo di mezzi alternativi all'auto e potenziare la viabilità ciclabile, dovranno essere realizzati nuovi percorsi all'interno dell'area di intervento, che tengano conto della nuova circolazione veicolare e delle nuove aree di sosta. Si chiede inoltre di valutare, in sede di definizione del progetto d'intervento, misure compensative quali la realizzazione di tetti e pareti verdi sugli edifici in progetto e su quelle superfici ove non sia già prevista la realizzazione di impianti di energia rinnovabile quali pannelli solari e/o fotovoltaici.
Rumore
L’asilo nido e la scuola per l’infanzia dovranno essere ubicati nelle aree acusticamente più protette dal rumore indotto sia dalla viabilità esterna (via Irnerio, viale Berti Pichat), sia da quella interna al comparto. Per tali usi e le relative pertinenze esterne, per le quali è prevista la fruizione da parte dei bambini, dovrà essere garantito il rispetto dei limiti diurni della I classe acustica. Per i rimanenti usi, la progettazione degli edifici dovrà essere orientata a minimizzare l’esposizione al rumore delle parti fruite dagli studenti (aule studio, biblioteche, aule di lezione, ecc.), garantendo presso tali affacci il rispetto dei limiti diurni della III classe. La richiesta dei titoli edilizi dovrà essere accompagnata da una DPCA che, attraverso delle misure acustiche di lunga durata (almeno 24 ore) aggiornate e l’utilizzo di un modello previsionale, dimostri il rispetto dei limiti sopra riportati.
Acque superficiali
Le strategie che si intenderanno adottare, relativamente al risparmio e riuso delle acque, dovranno essere sviluppate e descritte nella fase di presentazione dei titoli abilitativi. Si specifica che per gli usi non domestici il consumo stimato dovrà essere parametrizzato al consumo domestico, come avviene per gli scarichi. Le misure di sostenibilità per la tutela qualitativa delle acque reflue dovranno prevedere la realizzazione di reti separate, come da requisito A5.1 comma 1 dell’art. 55 del Rue. Si precisa che in merito al recapito nel reticolo idrografico superficiale, eventuali problemi altimetrici potranno essere superati con adeguate dotazioni impiantistiche in uscita dalla laminazione e non dovranno di norma costituire motivo di non allacciamento. Resta inteso che, nei casi di interventi di ampliamento di complessi esistenti, tali misure sono da applicarsi limitatamente alle parti di nuova edificazione. Nei progetti in cui sono previste aree compatte destinate a parcheggi di estensione superiore a 1.000 mq, occorre rispettare quanto previsto dall'art. 55 del Rue.
Qualora l'intervento interferisca con il tracciato delle canalette Sentiero e Centotrecento, la risoluzione delle interferenze dovrà essere valutata preventivamente con l'ente Gestore, ossia con il Consorzio degli interessati nelle acque del canale di Savena. Per la tutela qualitativa dei corsi d'acqua, dovrà essere valutata e documentata la fattibilità di collettamento totale della rete fognaria bianca interna dell'intero insediamento inserito in Poc (quindi anche le parti esistenti) nelle canalette Sentiero e Centotrecento, acquisendo il parere dell'ente Gestore, ossia del Consorzio degli interessati nelle acque del canale di Savena. Inoltre, sempre per la tutela qualitativa dei corsi d'acqua, particolare attenzione dovrà essere posta agli eventuali scarichi esistenti nel tratto delle canalette che attraversano l'area di intervento; in particolare eventuali scarichi di acque nere, non a norma, insistenti sulle aree di intervento dovranno essere rimossi ed indirizzati alla fognatura pubblica.
Suolo, sottosuolo e acque sotterranee
Qualora durante la realizzazione degli scavi dovessero essere rilevate situazioni anomale e di potenziale contaminazione, il proponente dell’intervento dovrà attivarsi ai sensi dell’art. 242 del dlgs 152/06 e ss.mm e ii.. Nel caso fosse previsto l'utilizzo di inerti, dovrà essere verificata la possibilità di utilizzo di aggregati riciclati in sostituzione di quelli naturali.
Verde e spazi aperti
Nelle successive fasi progettuali dovrà essere sviluppato un progetto specifico per la componente verde, con l'analisi delle interferenze con la vegetazione attuale e le proposte di riassetto e dei reimpianti, prevedendo comunque un miglioramento della dotazione vegetazionale. Le nuove aree a parcheggio dovranno prevedere adeguata dotazione arborea finalizzata all'ombreggiamento e una pavimentazione permeabile. Tale progettazione dovrà seguire le indicazioni del Regolamento comunale del verde pubblico e privato.
Energia
I nuovi edifici dovranno raggiungere almeno la classe energetica “A”, come definita dalla normativa regionale, e un valore del coefficiente di prestazione energetica globale EPgl,nren (somma dei valori dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale e di produzione di acqua calda sanitaria espresso in energia primaria non rinnovabile) inferiore a 40 kWh/mq/anno per quanto concerne i fabbricati residenziali, ed inferiore a 8 kWh/mc/anno per i fabbricati destinati ad usi non residenziali.
Inoltre essendo presente ad una distanza inferiore a metri 1000 una rete di teleriscaldamento è obbligatoria la predisposizione delle opere, necessarie al collegamento della predetta rete come previsto dall'art.55 del Rue.
Elettromagnetismo
Le DPA associate agli elementi della rete di produzione, trasporto e distribuzione dell'energia elettrica non dovranno sovrapporsi a proprietà terze, fatto salvo l'acquisizione del nulla osta del proprietario stesso. Ai fini dell'ottenimento del titolo abilitativo dovrà essere garantito e dimostrato, se necessario anche attraverso idonea simulazione elettromagnetica, il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente (DPCM 8 Luglio 2003) all'interno degli edifici o delle parti di edificio di nuova edificazione che distano meno di 200 metri da impianti di telefonia mobile. Quanto sopra enunciato deve essere verificato in riferimento agli impianti di telefonia di Viale Filopanti 2, di via de Rolandis, di via Centotrecento e di via Mascarella.
Gli edifici di nuova realizzazione dovranno essere realizzati esternamente alle DPA (Distanze di Prima Approssimazione) associate sia alle cabine MT esistenti, sia alle linee MT e AT interrate. Qualora fosse necessaria la realizzazione di nuove cabine MT/bt con le relative linee MT, si dovrà valutare la loro collocazione in modo che le DPA ad esse associate non si sovrappongano ad ambienti o aree in cui è prevista la permanenza di persone per periodi superiori a quattro ore giornaliere.
Permeabilità
Il raggiungimento di un adeguato livello di permeabilità dell’intervento sarà conseguito attraverso l'applicazione di quanto previsto nell'art. 56 del RUE, obiettivo 8.4 “cura del verde, permeabilità e microclima urbano”. In particolare per il presente intervento, classificato come attrezzatura, dovrà essere raggiunto il livello di eccellenza di detto obiettivo.
Il piano di monitoraggio
Il piano di monitoraggio riveste particolare importanza al fine di verificare e controllare l'attuazione delle trasformazioni previste, nonché le ricadute a livello ambientale e territoriale. Attraverso il monitoraggio è possibile verificare in itinere la sostenibilità di quanto in programma,
intraprendendo eventuali azioni correttive. I valori degli indicatori sotto riportati dovranno essere prodotti/aggiornati dagli attuatori al momento della presentazione della richiesta del titolo edilizio.
Resta inteso che non tutti gli indicatori saranno pertinenti al progetto presentato, pertanto dovranno essere calcolati solamente quelli di interesse.
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Categorie: Interventi diretti previsti dalla pianificazione previgente (azione1.1.c)