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Linee Guida per interventi nelle aree del centro storico con portici
Linee Guida per interventi nelle aree del centro storico con portici
I portici di Bologna, grazie alla loro capillare diffusione, caratterizzano fortemente l'identità e l'immagine della nostra città, un patrimonio unico da vivere, salvaguardare e promuovere.
L'origine del portico risale al XII secolo, risposta ad una pressante esigenza abitativa, che non trovava altra soluzione se non nell'accrescimento di case già costruite: l'aumento di volume ai piani superiori al primo era sostenuto da pilastri e lo spazio a terra rimaneva aperto al passaggio delle persone a piedi o a cavallo.La fitta sequenza dei portici costituisce un vero e proprio sistema urbano di percorsi pedonali coperti che innerva tutta la città storica e si estende anche fuori dal perimetro della cerchia della antiche mura.
Nel corso dei secoli, il portico non ha mai mutato la sua natura giuridica: è una proprietà privata di uso pubblico. La loro natura di aree private soggette a servitù di uso pubblico richiede, a vario titolo, il concorso di tutti nelle azioni di cura, gestione e valorizzazione. Il Comune promuove, agevola e coordina tali interventi.I singoli proprietari possono beneficiare di agevolazioni in relazione alle attività di manutenzione, in particolare per il rifacimento delle pavimentazioni e per la rimozione del vandalismo grafico. I cittadini possono organizzarsi per curare e valorizzare insieme un tratto di portico, con interventi che ovviamente non contrastano né con l'uso pubblico né con la proprietà privata del bene, sottoscrivendo con il Comune un patto di collaborazione, di cui al “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, che include una specifica disposizione (l'art. 14) per la gestione condivisa di spazi privati ad uso pubblico, quali appunto i portici.
La città, inoltre, è impegnata nel percorso per l'inserimento dei portici nel patrimonio Unesco, occasione preziosa per valorizzare l'eredità speciale e proiettarla nel futuro.
Il documento "Portici. Istruzioni per la cura e l'uso" si inquadra, dunque, in un più ampio contesto di azioni intraprese dall'Amministrazione Comunale, finalizzate ad aumentare la qualità delle aree porticate e ad agevolare l'iniziativa dei privati.
Le istruzioni sono organizzate in schede e articolate in 9 sezioni tematiche, in modo da agevolare una consultazione rapida e diretta a partire dai singoli problemi: Di seguito sono elencate le diverse sezioni con l'indicazione del riferimento alla pagina del documento dove trovarle:
Attività commerciali, di somministrazione e professionali (da pag. 6 a pag.16)
Sotto i portici hanno sede numerosi negozi, bar, ristoranti e sedi di attività di servizio e professionali.
La loro presenza, oggi come nel remoto passato, ha un ruolo fondamentale per la vita dei portici.
Le schede in parte riprendono quanto già stabilito dai regolamenti vigenti, in parte approfondiscono le singole questioni nello specifico delle aree porticate, con particolare riguardo alla forma e al posizionamento degli oggetti a servizio al commercio e alla somministrazione.
In questa sezione si trovano le schede riferite a: dehors, espositori, fioriere, insegne, serramenti, targhe professionali, tende, vetrofanie.
Allestimenti occasionali (da pag. 17 a pag. 25)
In occasione di eventi e manifestazioni, le aree porticate possono essere coinvolte ed essere occupate da strutture ed elementi temporanei. A partire dalle disposizioni contenute nel “Disciplinare per la gestione di eventi in spazi di particolare importanza cittadina” in merito agli oggetti utilizzabili per gli allestimenti occasionali, le schede fornisco descrizioni di maggiore dettaglio e indicazioni in merito al loro posizionamento sia all'interno sia in prossimità dei portici.
In questa sezione si trovano le schede riferite a: banchetti, espositori, banner, roll up, totem e vele, commercio ambulante, decorazioni e addobbi, padiglioni e gazebo, stendardi, supporti e pannelli, tappeti.
Impianti (da pag. 26 a pag. 27)
La presenza sotto i portici di componenti di impianti tecnologici, è piuttosto massiccia. Per questo motivo, prima di installare qualsiasi nuovo impianto o parte di esso è importante controllare la funzionalità di quelli esistenti e procedere all'eliminazione di quelli non più funzionanti o desueti, avendo cura di rimuovere anche i relativi cavi. Le schede forniscono alcune indicazioni utili sia per la scelta delle componenti dei nuovi impianti sia per la loro posa sotto i portici.
Mobilità (da pag. 28 a pag. 31)
Le esigenze delle varie forme di mobilità (pedonale, ciclistica e carrabile) e la necessità del superamento delle barriere architettoniche, possono comportare sia la posa di oggetti, sia modifiche strutturali dei portici. Le schede contengono indicazioni in merito alle modifiche da apportare nei casi suddetti.
In questa sezione si trovano le schede riferite a: accessi carrabili, dissuasori, rampe, rastrelliere.
Cantieri (pag. 32)
Quando i portici sono interessati da interventi di manutenzione o restauro parziali o estesi all'intero edificio, l'area d'intervento deve essere opportunamente recintata, tenuta in ordine e pulita. Le schede specificano i tipi di materiali da utilizzare negli allestimenti di cantiere.
Igiene (da pag. 33 a pag. 34)
Una costante e corretta pulizia delle pavimentazioni è il miglior modo per prendersi cura dei portici e per rimandare interventi di manutenzioni più strutturali.
In questa sezione si trovano le schede riferite a: dissuasori per volatili, pulizia delle pavimentazioni.
Pavimentazioni (da pag. 35 a pag. 41)
Mantenere in buono stato le pavimentazione dei portici è un contributo fondamentale alla complessiva qualità della città. E' importante tutelare le pavimentazioni storiche, riparandole quando necessario, prevedendone l'integrale ripristino solo in casi estremi. Le schede contengono considerazioni metodologiche da seguire in caso di interventi generali, che prevedano rifacimenti o sostituzione della pavimentazione esistente, o interventi parziali.
In questa sezione si trovano le schede riferite a: interventi, architetture maggiori, edifici minori, bucature.
Illuminazione (da pag. 42 a pag. 43)
Un'adeguata illuminazione valorizza il portico come elemento urbano e lo rende più sicuro. Le schede contengono indicazioni sulla conservazione dei corpi illuminanti storici e sulle corrette scelta e messa in opera di quelli nuovi o provvisori.
Glossario (da pag. 44 a pag. 49)
Aiuta a riconoscere e nominare le varie componenti dei portici, recuperando un linguaggio non solo tecnico, ma anche popolare, che può essere anch'esso considerato a tutti gli effetti un patrimonio da salvaguardare e tramandare ai posteri.
“Portici. Istruzioni per la cura e l'uso” è stata realizzata grazie ad un contributo della Fondazione del Monte di Bologna.