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Accordi di Programma

Accordo di Programma in variante agli strumenti urbanistici per la pianificazione dell’area di sviluppo del Quartiere Fieristico ai sensi dell’art. 60 della L.R. 24/2017

Creato il: 29/12/2021

Aggiornato il: 29/12/2021

In data data 25 gennaio 2002  è stato sottoscritto l’Accordo territoriale ai sensi dell’art. 15 della LR 20/2000 tra Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Fiere Internazionali di Bologna avente ad oggetto il potenziamento del quartiere fieristico, nonché i successivi Protocolli d’Intesa – sottoscritti fra i medesimi soggetti in data 30 gennaio 2013 e - anche con la Regione Emilia Romagna - in data 28 marzo 2017 - con i quali sono stati assunti indirizzi di sviluppo e riqualificazione della Fiera di Bologna.

Il 9 gennaio 2020 è stato sottoscritto dalla Città Metropolitana, dal Comune di Bologna e da Bolognafiere S.p.A. il Protocollo d’Intesa PG n. 8488/2020 in considerazione del rafforzamento e sviluppo di alcune manifestazioni fieristiche di livello internazionale e delle mutate esigenze logistiche e distributive manifestate dal proponente, descritte nell’allegato masterplan, per l’attuazione del quale l’adeguamento degli strumenti urbanistici vigenti (Psc, Poc con valore ed effetto di Pua in variante al vigente Pua) e la verifica di coerenza con il nuovo strumento urbanistico in regime di salvaguardia (PUG) avviene con la promozione di un Accordo di Programma ai sensi dell’art.60 della L.R. 24/2017 con i contenuti di quanto previsto all’art. 38 della medesima legge;

In data 21 dicembre 2020 con nota PG 539160/2020 poi integrata con nota del 18 marzo 2021, registrata PG n.129345/2021  BolognaFiere S.p.A ha presentato la documentazione necessaria all’avvio delle procedure per l’approvazione dell’Accordo di Programma per lo sviluppo del quartiere fieristico in variante agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica.

Con atto  PG 166748/2021 è  stata indetta la  Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi art. 34 del d.Lgs 267/2000 e art. 60 della Lr 24/2017, per l’esame della proposta di Accordo di Programma e degli elaborati costitutivi in variante agli strumenti urbanistici per lo sviluppo del quartiere fieristico.



Categoria: Accordi di Programma

Accordo di Programma area Hera SpA in viale Berti Pichat

Creato il: 12/02/2018

Aggiornato il: 07/08/2018

Accordo di Programma - variante all’accordo HERA SpA II fase in variante al Psc quadro normativo, al Rue parte grafica, nonché approvazione di Poc con valore ed effetto di Pua, in variante al P.P. vigente 
Il 3 maggio 2016, la Città Metropolitana di Bologna, il Comune di Bologna, il Comune di Castenaso, il Comune di Granarolo dell’Emilia, Hera SpA e Fraer Leasing SpA, hanno sottoscritto un Accordo di Programma per la riqualificazione urbana dell’area aziendale di Hera SpA sita in viale Berti Pichat (BO), in vigore dal 18 maggio 2016.
L’oggetto dell’accordo è la riqualificazione dell'attuale sede di HERA SpA, parte di un più generale programma, approvato nel 2008, che prevedeva il complessivo riassetto delle sedi della società nell'area metropolitana bolognese: le attività direzionali rimangono nel capoluogo, mentre le attività più prettamente industriali ed operative nella nuova sede già realizzata al Frullo, nel territorio dei Comuni di Castenaso e Granarolo dell’Emilia.
L’accordo prevede anche la bonifica dell’area che HERA, quale contributo specifico alla riqualificazione ambientale dell’area oggetto degli interventi pubblici e privati, si è impegnata ad eseguire, curando la progettazione operativa e gli interventi di bonifica o messa in sicurezza necessari.
Si è stabilito in 10 (dieci) anni il termine ultimo d’attuazione degli interventi previsti dal presente Accordo, decorrenti dalla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione del provvedimento d’approvazione dell’Accordo, quindi dal 18 maggio 2016.
Scheda di approfondimento

 

Accordo di programma Hera SpA - III Fase ad integrazione dell’accordo I fase in variante al Poc del Comune di Bologna 
L’Accordo di Programma Hera Spa III Fase è stato sottoscritto in data 18 giugno 2012 nel corso della Conferenza dei Servizi conclusiva ed è successivamente stato approvato con Decreto del Presidente della Provincia di Bologna in data 20 giugno 2012, in vigore dal 4 luglio 2012.
L’Accordo prevede la riqualificazione dell’area aziendale di Hera Spa di viale Berti Pichat, la parziale rilocalizzazione delle attività operative nel polo energetico di via del Frullo e la realizzazione di opere pubbliche di viabilità.
L’Accordo di Programma prevede, in specifico, l’approvazione di un progetto definitivo consistente nella realizzazione di una rotatoria sulla SP5 San Donato e nell’allargamento delle vie Bertolazzi e Frullo con inserimento di un percorso pedonale.



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Accordo di Programma per la variante agli strumenti urbanistici necessaria all’attuazione del progetto F.I.Co.

Creato il: 12/02/2018

Aggiornato il: 07/08/2018

Il 15 novembre 2017 ha aperto al pubblico a Bologna F.I.Co. - Fabbrica Italiana Contadina.
Sono trascorsi poco più di quattro anni da quando, il 17 settembre 2013, il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna, e CAAB scpa sottoscrissero il “Protocollo d’Intesa per l'attuazione del Progetto F.I.Co. - Fabbrica Italiana Contadina”, che consiste nella creazione a Bologna, all’interno del Mercato Agro-alimentare del CAAB, di un contenitore nel quale concentrare le eccellenze dell’enogastronomia italiana, in un rapporto diretto di produzione, commercializzazione e somministrazione.

A seguito del Protocollo, l’8 febbraio 2016 il Presidente della Regione ha approvato l’Accordo di programma tra Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna, CAAB Scpa e Prelios SGR SpA per l'attuazione del progetto , in vigore dal 9 febbraio 2016. Il Decreto di approvazione dell'Accordo di programma ha comportato la variazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica per attuare due obiettivi principali: la riorganizzazione della struttura di CAAB per il commercio all’ingrosso, con la realizzazione del Nuovo Mercato (NAM – Nuova area mercatale); la realizzazione, nella struttura principale liberata dalle attività mercatali all’ingrosso, di una “Fabbrica Italiana Contadina” (F.I.Co.) dedicata alle attività di coltivazione, trasformazione e produzione a scopo didattico, di vendita e consumo al dettaglio dei prodotti alimentari.

Successivamente all’approvazione dell’Accordo di programma, CAAB Scpa ha presentato una nuova richiesta relativa alla valorizzazione della piattaforma ex Florovivaistico accoglibile con un’ulteriore variante urbanistica, tramite l’inserimento dell'uso ricettivo nel piano vigente.
La variante al Piano Operativo Comunale (Poc) con valore ed effetti di Piano Urbanistico Attuativo (Pua) “Parco agroalimentare di Bologna” è stata approvata dal Consiglio Comunale con delibera PG n. 428840/2017 e OdG n. 442 del 4 dicembre 2017 ed in vigore dal 13 dicembre 2017.
Con questa variante, si aggiunge un terzo obiettivo: la previsione nel Parco agroalimentare di un’attività turistico-ricettiva complementare alle attività che si svolgono all’interno del grande centro espositivo, gustativo, per la spesa, didattico, congressuale.

Il progetto del Parco agroalimentare di Bologna è stato pensato e progettato come un intervento di “rigenerazione urbana” che ammoderna le funzioni delle aree, delle infrastrutture e dei complessi edilizi esistenti, senza alterarne in modo strutturale l’aspetto, dando così un segnale di continuità con la memoria della storia contemporanea di questi luoghi e mantenendo l'importante valore economico delle opere realizzate su queste aree nel tempo da CAAB.

Per realizzare il progetto CAAB ha individuato come strategia di valorizzazione quella dell’apporto degli immobili interessati dal progetto ad un Fondo Immobiliare di nuova costituzione, previa selezione della SGR (Società di Gestione del Risparmio), attraverso una procedura ad evidenza pubblica, cui affidare l’incarico di costituzione del fondo e le successive attività operative per la realizzazione del progetto. La gara è stata vinta dalla società Prelios sgr, che ha costituito il fondo PAI (Parchi Agroalimentari Italiani) che ha finanziato e realizzato le opere.

Per saperne di più: leggi il comunicato stampa



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